Blitz anti droga, donna spacciava con neonato in braccio
C’è anche una donna che spaccia droga mentre ha in braccio un bimbo, forse un neonato. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che nella mattinata di oggi hanno portato all’esecuzione di una decina di misure cautelari in alcuni centri delle province di Napoli e Salerno. Le indagini sono partite da Torre Annunziata. I carabinieri per diversi mesi hanno tenuto sotto osservazioni le mosse dei presunti pusher.
I dettagli del blitz
Sono complessivamente 51 le misure cautelari emesse dal gip di Torre Annunziata per un maxi blitz dei carabinieri per il contrasto allo spaccio di roga nell’area vesuviana del Napoletano fino al Salernitano. Circa 200 militari dell’Arma, cui era stata delegata l’indagine della procura retta da Nunzio Fragliasso, hanno dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi tra Torre Annunziata (Na), Boscoreale (Na), Castellammare di Stabia (Na), Lettere (Na), Sant’Antonio Abate (Na), Trecase (Na), Angri (Sa), Agropoli (Sa), Capaccio Paestum (Sa), Battipaglia (Sa), Scafati (SA) e Catania, nonché presso le Case Circondariali di Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo.
Per 15 degli indagati il gip ha disposto il carcere, 17 sono ai domiciliari e 19 si sono visti notificare un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti devono rispondere di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 48 indagati, perché due sono attualmente all’estero e il terzo è ricercato. Il gruppo, che si riforniva da corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma, aveva un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500.000 euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini.
Le indagini, condotte attraverso una poderosa attività di intercettazione telefonica e ambientale per diversi mesi, hanno consentito di documentare e ricostruire le dinamiche relative alla gestione dell’attività di spaccio in ben 15 piazze di diverse città, in provincia di Napoli e di Salerno, nonché di recuperare e sequestrare complessivamente 19 chili di cocaina. Alcuni indagati si servivano delle abitazioni incensurati e anziani per nascondere ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, mentre altri sfruttavano la presenza di neonati per eludere eventuali controlli. L’approvvigionamento delle varie piazze di spaccio avveniva mediante il ricorso a fidati corrieri che si servivano di auto dotate di scomparti segreti. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno operato 7 arresti in flagranza di reato, individuando anche indagati in possesso di armi detenute illegalmente.